Assicurazione di rischio
Parte 1: assicurazioni sociali e decesso.
Cosa è bene sapere nell’eventualità in cui ti succedesse qualcosa.
Se il membro della famiglia con gli introiti maggiori viene a mancare, allo stress emotivo si aggiunge quello finanziario. In caso di decesso per infortunio, di norma le prestazioni obbligatorie bastano. La situazione cambia in caso di malattia.
All’improvviso, una persona rimane da sola a provvedere al reddito familiare, ai figli e alla casa. Questo diventa un problema in particolare quando a perdere la vita è la persona che porta a casa il reddito principale. Un decesso in famiglia solleva inoltre molte domande esistenziali:
Per poter rispondere a queste domande è necessario adottare precauzioni e provvedimenti idonei a tutelare se stessi e gli altri. Un altro ottimo motivo per assicurarsi in modo appropriato è rappresentato dalla formazione dei figli. Se la copertura assicurativa è inadeguata, la famiglia potrebbe non essere più in grado di pagare l’università o eventuali corsi di perfezionamento.
In caso di decesso del coniuge, alla partner o al partner vengono erogate alcune prestazioni obbligatorie:
Il totale di queste prestazioni non può superare il 90% dell’ultimo reddito della persona defunta. Altrimenti si parla di sovrassicurazione e gli importi vengono ridotti.
La rendita per superstiti comprende la rendita per vedove e vedovi nonché la rendita per orfani, destinate a partner e figli della persona deceduta.
Ai fini di questa rendita della previdenza statale e professionale, i coniugi sono equiparati alle coppie che vivono in un’unione domestica registrata. Una persona superstite ha diritto alla rendita se sono soddisfatte queste condizioni:
Il diritto alla rendita per vedove o per vedovi cessa quando la persona contrae un nuovo matrimonio o muore. Se queste condizioni non sono soddisfatte, il superstite o la superstite riceve una liquidazione unica di ammontare pari a tre rendite annue.
I figli della persona deceduta hanno diritto a una rendita per orfani se hanno meno di 18 anni oppure sono ancora in formazione. Lo stato civile dei genitori è ininfluente. Dopo il 25º compleanno, la rendita per orfani non viene più versata.
In termini di prestazioni obbligatorie, c’è una grande differenza se la persona assicurata muore in seguito a un infortunio o a una malattia.
Come per l’incapacità di guadagno, anche qui la copertura obbligatoria è migliore in caso di infortunio che di malattia. Il motivo è semplice: in circa il 20% dei casi la causa del decesso è un infortunio, mentre la malattia rappresenta l’80%. La probabilità e i costi del rischio, quindi, sono molto più elevati per l’assicuratore. In concreto, la situazione è la seguente. Se un coniuge perde la vita a causa di un infortunio, i suoi familiari ricevono al massimo il 90% del suo ultimo salario. Questo importo si compone così:
In questo caso, la famiglia della persona defunta riceve solo il 60% circa del reddito precedente. La lacuna, quindi, è maggiore di quanto sarebbe se il decesso fosse dovuto a infortunio. Questo importo si compone nel modo seguente.
Con il tuo 3º pilastro puoi colmare le lacune previdenziali che insorgono in caso di decesso. Una buona soluzione è l’assicurazione in caso di decesso. Se la persona assicurata perde la vita, il capitale di decesso va alla persona precedentemente concordata. In più, consigliamo di redigere un testamento.