Si parte! Il nostro apprendista Timotheo ci racconta il suo anno di scambio all’estero

set 2, 2022.

L’offerta di formazione di Generali Svizzera offre oltre al classico apprendistato commerciale della durata di tre anni un percorso quadriennale di apprendistato commerciale internazionale. Questo percorso comprende un anno all’estero, durante il quale l’apprendistato si interrompe per poi proseguire in seguito all’anno di scambio. Timotheo, uno dei nostri apprendisti, non si è fatto sfuggire questa incredibile opportunità e ha trascorso un anno negli Stati Uniti. Tornato in Svizzera, adesso continua il suo percorso di formazione affrontando il secondo anno di apprendistato, arricchito da nuove idee e nuovi stimoli.

Timotheo, hai deciso di integrare un anno di scambio all’estero nel tuo percorso di apprendistato commerciale. Cosa ti ha spinto a farlo?

Già da piccolo ero un bambino che amava l’avventura, con un forte desiderio di scoprire posti sconosciuti e fare nuove esperienze. Il mio sogno nel cassetto era vivere per un po’ di tempo all’estero, ma l’idea di farlo durante un anno di scambio non mi era mai passata per la mente. Quando Roger, Head of Apprentice Service, mi ha parlato di questa opportunità unica, non riuscivo a pensare ad altro. Ho capito subito che si trattava di un’occasione che non potevo lasciarmi sfuggire. L’idea di trascorrere un anno dall’altra parte del mondo, vivendo esperienze indimenticabili in un altro Paese, mi è piaciuta dal primissimo momento. Non vedevo l’ora di entrare in contatto con una nuova cultura e di sperimentare sulla mia pelle la vita scolastica in una «highschool» americana. Mi sono detto: «Adesso o mai più!».

 

Durante l’anno di scambio hai frequentato una «highschool» e hai vissuto presso una famiglia ospitante. Come ti è sembrata questa esperienza?

Per me è stata una combinazione fantastica. Sono stato assegnato a una famiglia ospitante meravigliosa, con cui sono andato d’accordo sin dal primo momento. Mi sentivo di essere parte integrante della famiglia. Anche con la scuola ho avuto molta fortuna. I miei compagni di classe e gli insegnanti mi hanno accolto a braccia aperte. Inoltre io e mio fratello ospitante avevamo la stessa età, fattore che ha reso le cose molto più semplici. Bisogna però essere onesti: non tutti sono così fortunati. Anche se i casi sono piuttosto rari, possono verificarsi situazioni in cui non c’è grande intesa con la famiglia ospitante. In questi casi l’AFS, l’associazione che si occupa dell’organizzazione dell’anno di scambio, si mette alla ricerca di una nuova famiglia.

 

L’anno di scambio non rappresenta solamente un’opportunità per raccogliere nuove idee e nuovi stimoli, ma promuove anche lo sviluppo personale. Che cosa ti ha insegnato questa esperienza? In che modo sei cambiato?

Non credo di essere cambiato molto. Anzi, spero di essere rimasto la stessa persona di prima. Sicuramente ho imparato a ripetermi più spesso: «Ok, non puoi farci nulla, va bene così». Quest’esperienza mi ha insegnato ad avere più pazienza e ad accettare le cose per quelle che sono. Durante l’anno di scambio all’estero ho capito che bisogna lasciarsi alle spalle le abitudini, tutto quello che ci è familiare, per fare spazio alla novità. Conserverò questo insegnamento per sempre, sia nel mio sviluppo personale che in quello professionale. Solo adesso che sono tornato comincio a rendermi conto di tutte le esperienze e dei momenti di crescita che ho vissuto. Probabilmente tra qualche mese avrò una risposta migliore a questa domanda. 

 

Qual è stato il momento clou di questa avventura?

È difficile scegliere un solo momento. Una cosa che sicuramente mi è rimasta particolarmente impressa sono i «Friday Night Lights», i venerdì sera in cui migliaia di persone si riuniscono allo stadio per assistere alla partita di football. Non dimenticherò mai la passione dei giocatori, degli allenatori e di tutti gli studenti e le studentesse. A scuola si respirava un clima di grande attesa per la partita durante tutta la settimana, un’atmosfera davvero suggestiva. E per me, che giocano nella squadra di football, lo era ancora di più. Ho avverato un sogno nel cassetto che custodivo con me sin dall’infanzia.

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Chi è Timotheo

Timotheo (18 anni) ha iniziato l’apprendistato commerciale presso Generali Svizzera nell’agosto 2020. Un ragazzo che ama fare nuove esperienze, Timotheo si dedica con passione a tutto ciò che fa, dallo sport ai viaggi. Non sorprende quindi che la sua scelta di formazione sia ricaduta sul percorso quadriennale di apprendistato internazionale, che ha potuto integrare con un anno all’estero. L’anno di scambio lo ha portato negli Stati Uniti, più specificamente nella regione di Milwaukee dello Stato del Wisconsin.