Generali rafforza la salute dei collaboratori

apr 8, 2021.

Generali: alle parole seguono i fatti. Per noi la salute psichica non è semplicemente un termine privo di contenuto, ma qualcosa di reale da attuare con misure mirate grazie all’impegno del nostro team di gestione della salute. Che cosa significa in concreto e cosa cela? Monique lavora da noi nella divisione HR e ha le risposte a questa domanda.

Monique, perché ti impegni presso Generali per la salute mentale delle tue colleghe e dei tuoi colleghi?

Per l’azienda il collaboratore è la risorsa principale. È quindi per me un pensiero costante che i nostri collaboratori si sentano in salute. La salute psichica è solo un tassello di un insieme di ben altre proporzioni. Si inserisce nella gestione aziendale della salute che presso di noi svolge un ruolo centrale. A causa della crescente pressione in termini di tempo e prestazioni con cui dobbiamo confrontarci sempre di più, il collaboratore può finire presto nel dimenticatoio.

 

Come potete contrastare questa pressione in termini di tempo e prestazioni?

Nell’ambito della gestione aziendale della salute ci accertiamo delle esigenze dei collaboratori ai quali offriamo misure ad hoc, che possono essere corsi di formazione, webinar, azioni concrete, relazioni o altre manifestazioni. I corsi per la salute mentale e fisica sono proposti nel nostro catalogo standard sulla formazione e sono a disposizione di tutti i collaboratori.

 

È una coincidenza che il tema della salute psichica sia diventato di attualità proprio nell’epoca della pandemia?

La gestione aziendale della salute è un elemento fisso della nostra cultura aziendale e non è attuale solo da quando è scoppiata la pandemia. Un anno fa abbiamo ricevuto l’etichetta «Friendly Workspace», che ci siamo aggiudicati per aver rispettato un ampio spettro di criteri nell’ambito della salute. La pandemia ha solo accentuato l’importanza di tale contesto, in particolare la nostra tematica centrale, ossia la salute mentale. Già in passato era un tema importante, che però ha acquisito una rilevanza notevole con la pandemia. Non ci limitiamo più solo a parlarne, ma agiamo anche e offriamo un sostegno ancora più vigoroso.

 

 

«Quest’anno abbiamo introdotto un modello per la salute mentale basato su 10 passi La nostra comunicazione al riguardo è costante e continuativa, nell’intento di raggiungere ogni singolo collaboratore.»

 

 

Che cosa fate in concreto?

I collaboratori affrontano in modo diverso la situazione pandemica. Alcuni non hanno il minimo problema a lavorare da casa. Per altri, l’isolamento è più faticoso. Abbiamo riscontrato che, da un lato, quello che manca è il contatto tra colleghi, mentre, dall’altro, si fanno sempre più labili le linee di demarcazione tra tempo dedicato al lavoro e tempo libero. Con il modello «10 passi per la salute mentale», ogni mese affrontiamo e svisceriamo uno dei passi. In questo modo la comunicazione sulla salute mentale è costante, un punto essenziale per noi.

 

A questi 10 passi contribuisce l’intera azienda o è coinvolto principalmente il settore delle risorse umane?

La salute mentale ci riguarda tutti. Il nostro obiettivo è rafforzare i collaboratori e sensibilizzarli al tema. Il nostro team delle risorse umane svolge un ruolo importante in questo contesto. Ma non basta. Abbiamo bisogno che altre persone in azienda gettino un ponte per raggiungere possibilmente ogni singolo collaboratore. Per questo motivo abbiamo creato un gruppo specializzato all’interno della gestione aziendale della salute. Si tratta di un gruppo formato da persone dei diversi reparti che portano i nostri temi nelle loro realtà lavorative. 

 

I collaboratori partecipano attivamente all’elaborazione dei temi?

Dipende. Ogni passo è accompagnato, ove possibile, da attività ad hoc. Ad esempio, nel caso di «Rimani attivo» abbiamo organizzato una challenge tra squadre incentrata sui passi. Nel mese di febbraio abbiamo così raccolto diligentemente i passi delle squadre, tutte composte da 5 componenti. I collaboratori si sono mossi un sacco e hanno potuto motivarsi reciprocamente all’interno delle varie squadre. Per altri passi offriamo un sostegno a livello di contenuti e forniamo suggerimenti e consigli su letture da fare. E ovviamente sono in programma ancora numerose fantastiche attività per quest’anno.

 

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Monique Müller lavora nelle risorse umane di Generali Svizzera dal 2017.

 

Ha un CAS in gestione della salute sul lavoro ed è responsabile di questo tema presso Generali Svizzera.