Dominic Lobalu

Dominic Lobalu e ambasciatore di Generali Svizzera.

Dominic Lobalu è un talento della corsa con una volontà di ferro, che lavora su sé stesso durante i faticosi allenamenti. È arrivato in Svizzera nel 2019. Qui è stato scoperto da Tadesse Abraham, il maratoneta più veloce della Svizzera e ambasciatore di Generali Svizzera. Grazie alle sue promettenti prestazioni nelle competizioni nazionali, riceve un forte sostegno in qualità di Generali Running Talent. Siamo orgogliosi di assistere economicamente giovani atleti con un passato migratorio attraverso questo programma, nato per incoraggiarli a realizzare i propri sogni e obiettivi in ambito sportivo. 

Photo credits : Urs Siegwart

« Chiediti che cosa vuoi. Credi in te. E mettici l’anima per raggiungere il tuo obiettivo. Se questa spinta viene davvero dal cuore, funzionerà. Avrai infatti la volontà e la forza necessarie. »

Chi è Dominic Lobalu?

 

Dominic Lokinyomo Lobalu nasce il 16 agosto 1998 nella piccola città di Chukudum, nel Sudan del Sud. A nove anni deve fuggire dal suo Paese a causa della guerra civile. Trova rifugio nella città di Kakuma, in Kenya. Orfano, frequenta la scuola elementare nei dintorni di Nairobi. All’età di quindici anni inizia a dedicarsi alla corsa, con il sostegno del suo insegnante. Si fa presto conoscere e alla fine entra a far parte del Kenya Refugee Athletes Team. Nel 2017 partecipa ai Campionati del mondo di atletica leggera a Londra. Due anni più tardi prende parte, con la stessa squadra, alla Harmony Genève Marathon per l’Unicef. Coglie quindi l’occasione per stabilirsi in Svizzera. Nel Cantone San Gallo diventa membro del club di atletica leggera LC Brühl e collabora con Markus Hagmann come coach.

 

Dominic è un giovane allegro. Il suo sorriso solare è contagioso. Deve i suoi eccezionali risultati su tutte le distanze al talento naturale per la corsa, ma anche alla sua assoluta determinazione. Ha già ottenuto successi straordinari. Nei prossimi mesi potrà celebrarne molti altri. 

Risultati sportivi

  • 3000 m in 7:29:48 al Diamond-League Meeting di Stoccolma
  • 5000 m in 12:52.15 al Diamond-League Meeting di Bruxelles
  • 10 000 m in 27:58.79 ai Campionati svizzeri di Uster
  • Mezza maratona in 59:12 ai Copenaghen 2022 

 

 

Dominic, hai sempre sognato di diventare un corridore professionista?

No, affatto. Da bambino sognavo di giocare a calcio. Ma allora tutti i miei amici volevano diventare calciatori. Il mio insegnante mi ha consigliato di correre. Le sue argomentazioni alla fine mi hanno convinto. E così ho iniziato a dedicarmi alla corsa. Avevo quindici anni.

 

Raccontaci un po’ della tua carriera e del tuo arrivo in Svizzera.

Sono nato nel Sudan del Sud, dove ho vissuto per alcuni anni. La situazione politica era purtroppo molto critica. Di conseguenza, sono dovuto fuggire dal mio Paese d’origine. Ho vissuto in Kenya come rifugiato per oltre dieci anni. Lì ho iniziato a correre e sono entrato a far parte del Kenya Refugee Athletes Team. Poiché si tratta di una a squadra riconosciuta dal Comitato Olimpico Internazionale, ho potuto partecipare a competizioni internazionali. A maggio 2019 ho preso parte alla Harmony Genève Marathon per l’Unicef in Svizzera, dove sono subito rimasto. Non è stato facile. Ma sono stato accolto da diversi centri per richiedenti asilo a Vallorbe e Chiasso. Sono riuscito a convincerli del fatto che ero pronto e in grado di diventare un corridore professionista. Mi hanno messo in contatto con il mio allenatore, Markus Hagmann. Il 13 agosto 2019, tre giorni prima del mio ventunesimo compleanno, mi sono trasferito a San Gallo. Sono membro del club di atletica leggera LC Brühl. Frequento inoltre una scuola di lingue.

 

Come sei diventato Generali Running Talent?

Negli ultimi mesi ho incontrato più volte Tadesse Abraham in occasione di diverse corse in Svizzera. Ha parlato con me e ci siamo conosciuti meglio. Tadesse mi ha raccontato del THSN Refugee Team. Mi ha quindi messo in contatto con Generali Svizzera. Non vedo l’ora di iniziare l’allenamento e di conoscere altri atleti. Conosco già il co-allenatore a Zurigo, Abdi Salam Ali, e mi farà piacere rivederlo.

 

Qual è il tuo obiettivo oggi?

Da alcuni anni il mio obiettivo è battere record. Vorrei inoltre vincere delle medaglie nelle principali competizioni internazionali come primo rifugiato. Naturalmente mi piacerebbe anche poter continuare a rimanere in Svizzera. E mi auguro di poter vivere della mia passione.

 

Quale messaggio vorresti lanciare ai giovani rifugiati?

Chiediti che cosa vuoi. Credi in te. E mettici l’anima per raggiungere il tuo obiettivo. Se questa spinta viene davvero dal cuore, funzionerà. Avrai infatti la volontà e la forza necessarie.