DECESSO: FIN DOVE ARRIVANO LE ASSICURAZIONI SOCIALI?

dic 21, 2021.

Se il membro della famiglia con gli introiti maggiori viene a mancare, allo stress emotivo si aggiunge quello finanziario. In caso di decesso dovuto a un infortunio, normalmente sono sufficienti le prestazioni obbligatorie. La situazione cambia in caso di malattia. Scopri che copertura ha la tua famiglia in casi d’urgenza e cos’altro puoi fare.

All’improvviso, una persona rimane da sola a provvedere al reddito familiare, ai figli e alla casa. Questo diventa un problema in particolare quando a perdere la vita è la persona che porta a casa il reddito principale. Un decesso in famiglia solleva tante domande esistenziali:
  • Da dove verrà il reddito per coprire le spese fisse?
  • Una persona da sola riesce a sostenere l’affitto di casa o un’ipoteca?
  • Chi si occupa dei figli quando il genitore superstite deve tornare a lavorare?
  • Che ne sarà degli obiettivi di risparmio per la formazione dei figli?
  • E la loro quota di eredità deve essere versata?
 

Cosa pagano le assicurazioni obbligatorie

In caso di decesso del coniuge, alla partner o al partner vengono erogate alcune prestazioni obbligatorie.
  • Dall’AVS, i superstiti ricevono una prestazione per i superstiti. Essa comprende una rendita per vedove, per vedovi e per orfani. Il loro obiettivo è evitare che la famiglia si ritrovi in difficoltà finanziarie. Per l’ammontare è determinante il reddito assicurato della persona deceduta.
  • Se la persona deceduta aveva un’assicurazione infortuni, anche questa versa una rendita. Per i lavoratori dipendenti, è il datore di lavoro a doverla stipulare obbligatoriamente. I lavoratori indipendenti ne sono personalmente responsabili.
  • Anche la cassa pensioni paga una rendita in caso di decesso per malattia.
Il totale di queste prestazioni non può superare il 90% dell’ultimo reddito del defunto. Altrimenti si parla di sovrassicurazione e gli importi vengono ridotti.
 

La rendita per superstiti in dettaglio

Rendita per vedove e vedovi (anche rendita per coniugi): ai fini di questa rendita della previdenza statale e professionale, i coniugi sono equiparati alle coppie che vivono in un’unione domestica registrata. Un superstite ha diritto alla rendita se sono soddisfatte queste condizioni:
  • Deve provvedere al sostentamento di un figlio.
  • Ha più di 45 anni.
  • Il matrimonio è durato almeno 5 anni.
Il diritto alla rendita per vedove o per vedovi cessa quando la persona contrae un nuovo matrimonio o muore.

Se queste condizioni non sono soddisfatte, il superstite o la superstite riceve una liquidazione unica di ammontare pari a tre rendite annue.
 
Rendita per orfani: i figli della persona deceduta hanno diritto a una rendita per orfani se hanno meno di 18 anni oppure sono ancora in formazione. Lo stato civile dei genitori è ininfluente. Dopo il 25º compleanno, la rendita per orfani non viene più versata.
 

Buono a sapersi: chi effettua riscatti volontari in una cassa pensioni fa bene a verificare a chi spetta questo capitale dopo il decesso. Non tutte le casse pensioni lo versano ai superstiti. Controllate nel regolamento prima di effettuare un riscatto in una cassa.


Differenze tra decesso per infortunio o malattia

Decesso in seguito a infortunio: come già per l’incapacità di guadagno, anche qui la copertura obbligatoria è migliore in caso di infortunio che di malattia. Il motivo è semplice: in circa il 20% dei casi la causa del decesso è un infortunio, mentre la malattia rappresenta l’80%. La probabilità e i costi del rischio, quindi, sono molto più elevati per l’assicuratore. In concreto, la situazione è la seguente:
 
Se un coniuge perde la vita a causa di un infortunio, i suoi familiari ricevono al massimo il 90% del suo ultimo salario. Questo importo si compone così:
 
La rendita per coniugi del 1º pilastro ammonta all’80% della rendita di invalidità risp. di vecchiaia che il defunto avrebbe percepito. La rendita per coniugi dell’assicurazione infortuni è pari al 40% del salario assicurato del defunto.
 
La rendita per orfani è pari al 40% della rendita di invalidità risp. di vecchiaia e l’assicurazione infortuni paga il 25% del salario assicurato per ogni orfano di due genitori e il 15% per ogni orfano di un genitore.
 
Il salario annuo assicurato massimo in caso di infortunio è pari a CHF 148 200. Chi guadagna di più deve colmare la lacuna previdenziale con un’assicurazione complementare.

Decesso in seguito a malattia: in questo caso, la famiglia della persona defunta riceve solo il 60% circa del reddito precedente. La lacuna, quindi, è maggiore di quanto sarebbe se il decesso fosse dovuto a infortunio. Questo importo si compone nel modo seguente:
 
La rendita per coniugi del 1º pilastro ammonta all’80% della rendita di invalidità risp. di vecchiaia che il defunto avrebbe percepito. Anche dal 2º pilastro il superstite riceve solo una quota della rendita di invalidità risp. di vecchiaia, ovvero il 60%.
 
La rendita per orfani è pari al 40% della rendita di invalidità risp. di vecchiaia e la LPP versa il 20% della rendita di invalidità risp. di vecchiaia del defunto per ogni figlio.
 
Il salario annuo assicurato massimo in caso di malattia è molto più basso rispetto all’infortunio e si attesta a CHF 85 320.


Casi speciali: divorzio, concubinato e famiglia patchwork 

In Svizzera, il modello familiare tradizionale è ben assicurato. Un divorzio, la vita in concubinato o in una famiglia patchwork possono però comportare grandi lacune previdenziali, perché questi modelli di vita vengono penalizzati dall’AVS e dall’assicurazione infortuni.
 
I partner non coniugati non ricevono una rendita in caso di decesso. Anche le casse pensioni possono decidere liberamente se versare una rendita alle coppie che vivono in concubinato. 
 
I superstiti divorziati hanno diritto a una rendita in caso di decesso dell’ex-moglie o dell’ex-marito soltanto se il matrimonio è durato almeno 10 anni e se nella sentenza di divorzio è stata loro assegnata una rendita oppure una liquidazione in capitale.
 
In una famiglia patchwork, né il partner non coniugato né i figli non biologici ricevono una prestazione per i superstiti in caso di decesso. Le cose cambiano se i partner si sposano e adottano i figli di relazioni precedenti.
 
Un esempio: Simone e Alessandra vivono in concubinato. Lei ha tre figli di primo letto che vivono con la coppia. Se Alessandra perde la vita, il capitale di decesso va ai suoi figli. Simone rimane a mani vuote. E avrà grandi problemi a sostenere l’ipoteca per la casa che condividono. Entrambi devono farsi iscrivere come beneficiari liberi nella loro previdenza privata in modo da essere coperti in caso di decesso del partner.
 

Buono a sapersi: con un testamento potete dare sicurezza al vostro partner. Ci sono anche possibilità per nominarsi reciprocamente beneficiari nella cassa pensioni in modo che venga versata una rendita in caso di decesso.

 

Colmate le lacune con l’assicurazione di rischio in caso di decesso

Con il vostro 3º pilastro potete colmare le lacune previdenziali che insorgono in caso di decesso. Una buona soluzione è l’assicurazione di rischio in caso di decesso. Se l’assicurato perde la vita, il capitale di decesso va alla persona precedentemente concordata. In più, consigliamo di redigere un testamento.
 
Si distingue tra somma assicurata costante e decrescente. Se la somma è decrescente, l’importo per il beneficiario diventa più basso a ogni anno che passa. Questa variante è raccomandabile in molti casi:
  • Se il superstite potrà lavorare di più perché i figli diventano più grandi.
  • Se la copertura del 1º e del 2º pilastro migliora con il tempo.
  • Se contemporaneamente si accumulano risparmi nel pilastro 3a.
La somma costante è raccomandabile se il vostro rischio non cambia e avete bisogno dell’importo completo anche tra qualche anno.

Identificate e colmate le lacune con un esperto

Vale la pena informarsi il prima possibile su una copertura supplementare in forma di assicurazione perché è possibile calcolare le lacune previdenziali con una certa precisione. La maggior parte delle soluzioni diventa più cara con l’avanzare dell’età. Anche le conseguenze di infortuni e malattie oppure i rischi professionali e privati possono far salire il prezzo di un’assicurazione o addirittura rendere impossibile la stipulazione.
 

SELEZIONE DEI PRODOTTI PREVIDENZIALI PROPOSTI DA GENERALI